giovedì 30 aprile 2015

Tributo di George Martin a Robert Chambers



Come ogni nerd e fan sfegatato delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di zio George Martin non mi potevo esimere dall'acquistare il librone enciclopedico che illustra la storia dei due continenti (Westeros e Essos) in cui si svolgono le intricate vicende della saga del gioco dei troni.
Si tratta di un'opera davvero notevole; narrata come cronaca redatta da un maestro di Vecchia Città, riunisce tutto lo scibile sul mondo conosciuto recuoerando frammenti di cronache scritte da vari maestri. Non solo cronologie di guerre ma anche monografie su popolazioni mai viste nella saga ufficiale di Martin. Le descrizioni si snodano da Ovest verso Est, una cronologia che parte dall'inizio dei tempi fino all'epoca di Robert Baratheon senza però toccare gli eventi che partono dal primo libro di Martin. 
Chi ama questa saga non avrà bisogno di essere ulteriormente invogliato all'acquisto di quest'opera accurata e graficamente splendente.
Ciò che non mi aspettavo era che zio George infilasse tra le righe c he descrivono l'estremo Est un tributo sincero ad un autore che ho scoperto di recente grazie alla visione di una serie tv semplicemente magistrale: True detective. Si lo so, il titolo non è dei migliori; fa presumere coattate condite con polvere da sparo e slang newyorkese. Niente di più sbagliato. True detective è permeata da un pessimismo cosmico leopardiano e ateo. Uno dei protagonisti Rust Cole è un filosofo della dannazione umana senza divinità a supporto. Dialoghi di una profondità abissale, caratterizzazioni spettacolari e soprattutto un livello di recitazione da Oscar. Insomma chi non l'ha visto lo veda e chi l'ha visto mi capisce.
 

L'autore cui si ispira True detective e cui Martin offre un tributo che mi commuove è Robert Chambers. Il suo libro 'Il Re Giallo' è una raccolta di racconti pubblicata nel 1895. Lo stile è quello di Poe per capirci. Tutti i racconti ruotano attorno ad un'opera teatrale, 'Il re Giallo' appunto, mai andata in scena  poiché rende folle chiunque la legga. Angoscia, ineluttabilità e disorientamento permeano le vite dei personaggi che entrano in contatto col Re Giallo.
 Di seguito riporto il piccolo grande tributo di Martin verso Chambers:
'Tuttavia lontano a est, ben oltre i confini dell'impero d'oro, al di là delle leggendarie Montagne del mattino, nella città di Carcosa sul Mare Nascosto dimora in esilio un lord stregone che afferma di essere il sessantesimo imperatore giallo, discendente di una dinastia decaduta da mille anni'.

Cosa chiedere di più?
Una cosa ci sarebbe: George sbrigati a scrivere Winds of winter!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!