venerdì 28 maggio 2010

Libri sulla libertà



La legge attualmente in discussione al Senato relativa alla pubblicabilità degli atti giudiziari approvata in Commissione Giustizia configura una grave limitazione della libertà di informazione dei cittadini. Una libertà essenziale, tutelata non solo dalla nostra Costituzione ma anche dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. Una libertà che si coniuga strettamente alla libertà di stampa che è la precondizione del lavoro di chi scrive, pubblica e diffonde i libri.


Da qui l’iniziativa che librai ed editori promuovono nella settimana dal 31 maggio al 6 giugno: Un redaing di libri sulla libertà nelle librerie italiane.


Ciascuna libreria organizzerà ora e giorno delle letture con autori e lettori, secondo un calendario che verrà reso noto nei prossimi giorni.


La manifestazione di apertura (che ha visto l’adesione di quasi tutti gli editori italiani ad eccezione di Mondadori) si terrà al Teatro Quirino di Roma lunedì 31 maggio alle ore 17.00.


Parteciperanno editori, librai e diversi autori – tra cui Augias, Camilleri, Carofiglio, Crainz, Loy, Magrelli, Pace, Pascale, Raimo, Rodotà, Sartori, Scarpa, Travaglio, Urbinati, Valerio che leggeranno brani di libri dedicati alla libertà, di informazione, di opinione e di scelta, di stampa.

Greenpeace salvaforeste


Da CacaoOnLine:
Dopo l'incursione pacifica di alcuni attivisti di Greenpeace al Salone del Libro di Torino, Feltrinelli ha annunciato che d'ora in poi stampera' i propri libri solo su carta certificata FSC, proveniente da foreste gestite in modo sostenibile e responsabile.
Anche tra gli editori Minimum Fax, Stampa Alternativa e Baldini Castoldi & Dalai qualcosa si muove verso la direzione giusta.
Per vedere la classifica Salvaforeste aggiornata clicca
qui

giovedì 27 maggio 2010

Sex and che ridere!

Questa è la recensione del film apparsa sul Fatto. E' troppo simpatica!
'Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda: le “ragazze” – virgolette anagrafiche – son ritornate. Secondo sequel cinematografico della serie tv ideata da Darren Star, regia di quel Michael Patrick King suddito del piccolo schermo, difficilmente si sarebbe potuto fare di peggio: fossimo mussulmani ci incazzeremmo, ma pure così ci girano. In trasferta ad Abu Dhabi (Paese sponsor), le Fab Four danno nuovo lustro all’esotismo becero, all’integralismo griffato, all’ignoranza ottusa e alla bieca supremazia occidentale, gettando trivialità, parossismo sessuale, negligé e preservativi su burqa, hijab e via dicendo: poraccie che sono, se ne stessero a Manhattan.'

L'ultima missione dell'Atlantis



Dal Fatto di oggi:

Ha finito in modo perfetto, toccando terra nel minuto esatto previsto, alle 8 e 48 (le 14 e 48 in Italia): la navetta spaziale Atlantis ha concluso ieri 25 anni di carriera. Con 6 astronauti a bordo, lo shuttle ha portato a compimento la sua ultima missione verso la Stazione spaziale internazionale


mercoledì 26 maggio 2010

La particella di Dio spiegata a Oliver


Ho scovato un blog davvero interessante e simpatico. Stavo cercando una spiegazione comprensibile della ‘particella di Dio’ ovvero il bosone di Higgs. Wikipedia non mi ha aiutato molto ma cerca che ti cerca ho trovato ‘Il bosone di Higgs spiegato a Oliver’. Ma chi è costui?

Oliver (che potete vedere nella foto qui sopra) è il cane dell’autore, un fisico che lavora al CERN; è molto curioso e ogni tanto fa delle domande al suo padrone che, con molta pazienza, cerca di rendere l’argomento comprensibile.

Ecco il post sul bosone di Higgs ed ecco il link al blog. Consiglio vivamente la voce ‘Scienza con Oliver’. Illuminante!

Ecco il post:


Oliver è un cane molto curioso, anche se spesso si interessa con costanza solo a quello che può essere nascosto dietro un cespuglio, sotto un cuscino o nella mia tasca. Ogni tanto però nelle nostre passeggiate mattutine mi sorprende con domande che mai mi sarei aspettato da un salsiccio-meticcio come lui. Me le fa di solito di mattina presto, e normalmente non c’è nessun altro oltre a me ad ascoltare. Oliver è un cane piuttosto riservato.

L’altra mattina Oliver mi ha chiesto dove trovo i soldi per comprargli i biscotti. Gli ho spiegato che lavoro al CERN per un esperimento di fisica che tra le altre cose cerca una particella chiamata bosone di Higgs. Di solito si accontenta, ma doveva essere particolarmente concentrato perché ha insistito chiedendomi: “che cos’è il bosone di Higgs?”.

Aiuto, qui devo iniziare da lontanissimo. O forse no, Oliver in fondo è un cane intelligente (insomma, forse non proprio intelligente, ma almeno sveglio. Insomma, è un cane, no?). Allora, gli ho detto, hai presente la tua ciotola dell’acqua? Dentro c’è appunto dell’acqua, e un tempo si pensava fosse tutto li. L’acqua è acqua. Poi qualcuno h cominciato a chiedersi che cosa avrebbe trovato affettando l’acqua (o qualunque altro materiale) in pezzi piccolissimi. Avrebbe trovato sempre acqua, o qualcosa di più fondamentale che componeva l’acqua? E si sarebbe fermato a un certo punto? Si iniziò separando le molecole, poi affettando ancora più a fondo si scoprì che anche una molecola d’acqua è un composto, formato da un atomo di ossigeno e due di idrogeno (Oliver conosce la chimica, e fin qui non fa domande). E gli atomi? Sminuzzando pure loro li si scoprì composti da un nucleo attorno a cui orbitavano delle particelle chiamate elettroni, e nei nuclei delle particelle chiamate protoni e neutroni. Non tanto tempo fa si arrivò ad affettare ancora di più (il verbo “affettare” piace molto a Oliver, gli ricorda il macellaio e si solito inizia a sbavare), per scoprire che anche protoni e neutroni sono dei composti fatti da particelle ancora più elementari, i quark. Bene, per farla breve, oggi gli scienziati pensano che tutte le cose siano fatte dalle particelle che vedi in questo disegnino, i quark e i leptoni, che si combinano tra loro come in un gioco delle costruzioni (un protone per esempio è costituito da due quark up e un quark down, un neutrone da due quark down e un quark up). Questi costituenti elementari si parlano scambiandosi delle altre particelle “messaggere”, che sono i fattorini delle forze fondamentali della natura: il fotone (la luce in tutte le sue forme) trasporta la forza elettromagnetica, che è quella responsabile di tutta la chimica e le interazioni di tutti i giorni; i gluoni scambiano la forza “forte”, che tiene insieme i quark e i nuclei degli atomi; le particelle W e Z si occupano di scambiare la forza “debole”, che è quella responsabile della radioattività. Hai ragione, c’è anche la gravità, che però meriterebbe in discorso a parte che facciamo un’altra volta, d’accordo? Bene, mi dirai tu, dunque gli scienziati sano tutto, abbiamo tutti gli ingredienti della materia e pure i collanti per tenerla insieme: non siete soddisfatti? No, non del tutto.


Vedi, la teoria che descrive i componenti fondamentali di tutte le cose (la chiamiamo il Modello Standard, ed è stato formalizzato negli anni ‘70 del secolo scorso) funziona veramente molto bene, ma ha un piccolo difetto: sostiene che le particelle non dovrebbero avere massa. Capisci? Nessuna massa, particelle senza peso! E’ un bel controsenso, perché noi sappiamo benissimo che le cose hanno massa, e dunque ce l’hanno le particelle che le compongono. Il problema è che se aggiungiamo “a mano” nella teoria la massa delle particelle, le equazioni vengono distrutte e non funzionano più (i fisici teorici dicono che l’invarianza di gauge della teoria non era rispettata). Un bel dilemma, no?

Poi negli anni 60 il signor Peter Higgs saltò su dicendo: “io avrei una possibile soluzione!”. Supponiamo che le particelle in effetti non abbiamo massa di per sé, ma che nell’universo esista però un campo che pervade tutto, una sorta di melassa cosmica che le particelle devono attraversare quando si muovono. Questa melassa frenerebbe in modo diverso ogni particella (e ogni composto di particelle, anche gli uomini e i cani) rendendola più o meno pesante. Wow! Tradotta in equazioni l’idea funzionava: le particelle acquisivano massa e le equazioni della teoria rimanevano valide senza spappolarsi. Eureka!


Già, ma come fare a provarlo? Il signor Higgs andò oltre nei suoi calcoli e notò che se la sua ipotesi era vera, allora questa sorta di melassa cosmica, oltre a dare massa alle particelle, ogni tanto doveva anche raggrumarsi su se stessa, dando vita una nuova particella che venne battezzata bosone di Higgs. Ecco, il bosone di Higgs, se esiste, è il condensato di questo campo che pervaderebbe tutto e sarebbe il responsabile della massa di tutte le altre particelle. Capisci adesso perché lo cerchiamo? Se riuscissimo a vederlo avremmo la prova che la teoria del signor Higgs è esatta, e dunque una spiegazione del perché tutto ha una massa. Mica pizza e fichi! E poi pensa che potrebbe anche essercene più d’uno: la melassa cosmica potrebbe essere un miscuglio di più gusti, per cui potremmo avere grumi dal sapore diverso.


Allora sei soddisfatto? Si, capisco bene che adesso avresti altre mille domande: come siete arrivati a scoprire tutti i mattoni fondamentali della materia? Come cercate di vedere questo misterioso bosone di Higgs? E se non lo trovate, non è un bel problema? E perché l’altro giorno ti sei eccitato tanto? Risponderò a quest’ultima: l’altro giorno sono saltato sulla sedia perché un esperimento americano (si chiama CDF, e lavora su un acceleratore chiamato Tevatron vicino a Chicago) ha annunciato che forse aveva visto una debole traccia del bosone di Higgs, o meglio di uno dei bosoni di Higgs millegusti-più-uno a cui accennavo prima. Niente di ancora sicuro, ma insomma, almeno da drizzare le orecchie.







martedì 25 maggio 2010

Mitica Lego!



Da CacaoOnLine:

Il rover spaziale Opportunity avrebbe dovuto lavorare sulla superficie di Marte per 90 giorni, invece ha abbondantemente superato quota 2.300, battendo il precedente record della sonda Viking 1, 6 anni e 116 giorni.
A differenza del compagno Spirit, scarico e con due ruote insabbiate, Opportunity sta procedendo nelle rilevazioni: a lui si deve la scoperta della presenza di sali probabilmente marini, nonche' dei “mirtilli”, agglomerati sferici di ematite, un composto di ferro e ossigeno.
Tra novembre e dicembre 2011 la NASA inviera' sul pianeta un terzo rover. Poi dicono che non c'e' vita...

mercoledì 19 maggio 2010

Villa Certosa aumenta la cubatura



Peter Gomez sul Fatto:


Quando l’incartamento, firmato dai rappresentanti dell’Immobiliare Idra, è arrivato a Cagliari negli uffici della commissione regionale per il paesaggio, tra i funzionari c’è chi si è lasciato sfuggire una battuta feroce “Silvio Berlusconi sta per allargare di nuovo la famiglia ”. Del resto, nelle orecchie dei tecnici, riecheggiavano ancora le parole del premier che, il 7 marzo del 2009, in occasione della presentazione del Piano Casa, aveva rassicurato tutti dal pericolo di abusi edilizi. E aveva fatto un esempio preciso: “Il piano? Significa soltanto dare a chi ha una casa, e nel frattempo ha ampliato la famiglia perché i figli si sono sposati e hanno dei nipotini, la possibilità di aggiungere una stanza, due stanze, dei bagni, con i servizi annessi alla villa esistente”. A Villa la Certosa, la sontuosa residenza a suo tempo acquistata dal faccendiere Flavio Carboni, le cose vanno però in tutt’altro modo. E, secondo quanto risulta a Il Fatto Quotidiano, invece che delle nuove stanze si stanno per costruire dei tokul. Dei bungalow in muratura evidentemente destinati ad ospitare non i nipotini, ma la numerosa corte del presidente del Consiglio. Tutto merito della giunta presieduta dal Ugo Cappellacci,figlio di uno dei commercialisti sardi di Berlusconi, che nell’ottobre dello scorso anno ha mandato a carte quarantotto le norme anti-cemento volute dal predecessore Renato Soru. E ha approvato un Piano Casa che permette anche alle residenze e alle abitazioni costruite entro 300 metri dal mare di allargare le cubature del 10 per cento. Certo, Cappelacci, oggi sotto inchiesta proprio con Carboni per l’affare dell’Eolico, sostiene che la sua idea non è un Piano casa vero e proprio.Lui lo ha ribattezzato “legge per il rilancio dell’edilizia”.


(…)


Tra vulcani finti, dependance e menhir, Villa La Certosa è ormai una sorta di lussuoso luna park, spesso rallegrato dalla presenza di avvenenti fanciulle. Le possibilità che tutto venga bloccato, sono ridotte a lumicino.


(…)


chi fa domanda si può mettere quasi subito a costruire. Anche per questo gli investigatori del Corpo Forestale hanno avviato un’indagine conoscitiva per capire se davvero sulle coste sarde si sta per abbattere (Certosa a parte) una colata di cemento.


Le prime risposte sono sconfortanti:una ventina di alberghi sono in pole position nella corsa a moltiplicare le stanze. E almeno nel loro caso non si può parlare di famiglie allargate, ma solo di mattoni, turisti e inquinamento.

Annozero chiude



Dal Fatto di oggi:


Annozero finisce qui.Anzi, finirà il prossimo 10 giugno. Il titolo è forte: Santoro lascia la Rai, ma la politica tace.


Parlano i suoi colleghi. La sua amica, Lucia Annunziata: “Sono profondamente dispiaciuta perché Santoro quest’anno aveva fatto il talk più bello della Rai, Sono addolorata non solo come giornalista, ma soprattutto come conduttrice: l’azienda ci perderà con questo accordo. Sapevo che Santoro fosse stanco. Nell’ultimo periodo stava assumendo un ruolo diverso, di mediatore. Sono molto dispiaciuta anche per questo”. E Gad Lerner dell'Infedele, spesso ospite di Annozero: “L'Italia non ha certo bisogno che si restringano ulteriormente gli spazi di pluralismo in televisione”. Nessuna solidarietà da Vespa: “Si conferma che essere perseguitato per Santoro è un ottimo investimento

lunedì 17 maggio 2010

Santo Gradimento










Da Repubblica di oggi:




Indagine realizzata da Demos & Pi per la Repubblica in collaborazione con LaPolis-Laboratorio di Studi Politici e Sociali dell'Università di Urbino "Carlo Bo". L'indagine è curata da Ilvo Diamanti e Luigi Ceccarini con la collaborazione di Ludovico Gardani per la parte metodologica (Demos) e Filippo Nani (Medialab di Vicenza) per quella organizzativa. Martina Di Pierdomenico ha partecipato all'impostazione dell'indagine e all'analisi dei risultati. Il sondaggio è stato condotto dalla società Demetra di Venezia (metodo CATI, supervisione di Claudio Zilio) nel periodo 14-21 aprile 2010. Il campione intervistato (N=2058) è rappresentativo della popolazione italiana di 15 anni e oltre per genere, età, titolo di studio e zona geopolitica di residenza.
Documento completo su
www.agcom.it

venerdì 14 maggio 2010

Ecce bombo

Fratelli d'Italia, l'Italia s'è offesa

Dal blog di Travaglio:

L’ex comunista Sandro Bondi – attuale ministro della Cultura - non va a Cannes perché dice che pur non avendolo visto sa che il film di Sabina Guzzanti sul post terremoto a L’Aquila “offende l’Italia”. Non è l’ex ministro Scajola che incassa assegni e fa il finto tonto a offendere l’Italia. Né il costruttore Diego Anemone, che traffica in massaggi e appalti, neppure il gentiluomo vaticano Angelo Balducci, esperto di lavori pubblici e di voci bianche da lavorarsi in proprio, meno che mai l’amato Cavaliere che passa le sue serate con Putin, Gheddafi e qualche dozzina di escort camuffate da donne innamorabili. A umiliare il buon nome della Nazione è un film-inchiesta sul sangue, la polvere e il denaro inghiottiti da un terremoto che a distanza di un anno lascia ancora scoperchiati i cuori di migliaia di famiglie imprigionate nell’attesa.

Bello o brutto che sia, quello della Guzzanti è almeno un film sul mondo vero, sul qui e ora in Italia. Uno sguardo adulto sul nero che ci assedia. Non la solita commedia, per una volta. L’insulsa commediola italica, vista in infinite versioni anche quest’anno, epopea del soleggiato paesello natio, avventure di genitori eterni adolescenti con figli buoni ma non scemi, l’amante bella ma alla fine sconfitta, l’agnizione omosessuale di lui, un paio di scopate per fare incasso, argute panoramiche sul potere della tv e sulla profondità dell’ombelico.

Mai nulla (o quasi) nel cinema italiano che racconti la guerra, il petrolio, le banche, un carcere, una fabbrica, la violenza. O l’acqua sporca che sgocciola dalla politica, giorno per giorno, che quella sì, ci offende

giovedì 13 maggio 2010

La forza sia con voi




Da CacaoOnLine:


Guardate questa foto, e' stata scattata da Michael Lonergan vicino all'aeroporto di Vancouver.
Il nuvola raffigura chiaramente il maestro Yoda, Jedi di Guerre Stellari.
Secondo alcuni e' un segno, secondo altri cenere del vulcano Tatooine

giovedì 6 maggio 2010

Il peggio della diretta


Sul Fatto c'è una rubrica chiamata il Peggio della diretta. Ecco cosa scriveva oggi nanni Delbecchi:

"La principale differenza tra un programma collaudato come “Voyager” e il suo clone di serie B “M i s t e ro ” sta nel conduttore. “Voya ger” (RaiDue) ha trovato delle certezze nel rassicurante Roberto Giacobbo , il tour operator di fiducia che guida i telespettatori alla scoperta del pacchetto settimanale che prevede la ricerca del Santo Graal, la prova dell’Anello di Re Salomone, l’avvistamento del disco volante e bicchierata con vista panoramica sulla fine del mondo. “M i s t e ro ” (Italia1) ha invece sostituito Enrico Ruggeri con qualcosa di più apertamente contrapposto a Giacobbo, il modello Raz Degan. Un bel tenebroso dal volto pallido e scavato, amato da Paola Barale ma anche da Ermanno Olmi; un conduttore nella derivazione cristologica riveduta e corretta da Dan Brown, che appare in video circondato da scenari da notte di Valpurga (ma anche un po’ da galletto Vallespluga), tra colonne di fumo, mantelli a ruota e lividi chiaroscuri su cui si stagliano assistenti come il disc jockey Daniele Bossari o il Mago Barry, ma anche paladini della razionalità pronti alla battaglia come Alessandro Cecchi Paone. Ecco trovata la pietra filosofale del trash, qualcuno potrebbe concludere. Ma non è nemmeno questo, perché il trash, secondo la storica definizione di Tommaso Labranca consiste nell’e mu l a z i o n e mancata di un modello alto, Little Tony che emula Elvis Presley. Qui l’emulazione mancata c’è; ma come considerare Giacobbo un modello alto? C’è solo tanto e sano kitsch in “M i s t e ro ”, accompagnato dal misteriosissimo italiano di Degan e dai tradizionali arcani su cui indagare. E se i misteri non conoscono confini, tuttavia in questa nuova serie prevale un tocco casareccio; riscontrato, più ancora che nelle indagini su una seconda Sindone (sulla quale pare ci sia una sola certezza: è falsa), sulla scoperta di certe piramidi italiane, una vera propria valle di Giza che secondo gli studiosi del posto si troverebbe nel cuore del Friuli, nei pressi di Cividale. E’ vero che queste piramidi si presentano a un primo sguardo come semplici colline; ma quando c’è di mezzo l’occulto non bisogna fare troppo i pignoli e soprattutto non bisogna farsi trarre in inganno dalle apparenze; se i Templari volevano edificare dei loro monumenti segreti (come lo stesso Degan ci lascia intendere), è chiaro che delle piramidi a forma di piramide avrebbero dato troppo nell’occhio. Meglio nasconderle sotto un bel montarozzo. Ma non si può nemmeno escludere che i Templari medesimi siano stati beffati, che qualcuno gli abbia ricoperto le piramidi a loro insaputa. Non dimentichiamo che l’Italia è dalla notte dei tempi la vera patria dei misteri, siamo pur sempre nel paese in cui il ministro Scajola acquista duecento metri quadrati davanti al Colosseo a un terzo del prezzo di mercato senza sapere che i restanti due terzi gli sono stati pagati da altri. Chi è stato, dunque? I Templari, ancora loro? Una società off-shore del faraone Micerino? La Protezione civile del pianeta Nibiru? Chissà se Degan e il mago Berry vorranno indagare anche su questo terribile mistero. L’ex ministro Scajola vorrebbe tanto venirne a capo; e il resto degli italiani anche di più."



Ha dimenticato l'alchimista che sbaglia l'italiano (dice che 'gli alchimisti erano pratichi') e l'immancabile gnocca che in questa nuova edizione mostra pure un po' di tetta... che male non fa.


Comunque le piramidi leghiste sono state un vero scoop!