venerdì 31 luglio 2009

La Spagna declassifica dossier su avvistamenti UFO




I documenti resi pubblici, riguardano i rapporti di avvistamenti UFO avvenuti nel 1976 sulle isole spagnole delle Canarie. Il 1976 segnò l'inizio di un'intensa ondata di avvistamenti UFO e i fascicoli pubblicati, sono compilati in modo accurato.
Una nave di scorta armata della Marina spagnola, la "Atrevida" fece rapporto.
La nave si trovava a circa tre miglia e mezzo al largo della costa di Fuerteventura Island. Alle 9:27 PM, l'equipaggio osservò una sfera di un intenso colore giallo-blu, che si trovava sulla riva dell'isola. Il capitano della nave presentò una relazione dettagliata dell'avvistamento nel registro della nave. L'UFO fu anche visto e segnalato dai residenti dell'isola, ed esattamente dai tre villaggi di Galdar, Las Rosas e Agaete. Tutti questi rapporti hanno contribuito a rendere più credibili le relazioni

Qui troverete alcuni documenti declassificati

Il fascino di Guimar


Le Piramidi di Guimar si trovano nel paese di Guimar sulla costa orientale dell'isola di Tenerife, nelle Canarie, in Spagna.

Si tratta di piramidi caratterizzate da cinque livelli di forma rettangolare, che somigliano alle piramidi realizzate dai Maya e dagli Aztechi in Messico. Fanno attualmente parte di un parco etnologico aperto al pubblico.

Per molto tempo la versione più accreditata voleva che le piramidi fossero costituite da mucchi di pietre realizzati dai coltivatori del posto, che avevano trovato le pietre mentre aravano e le avevano accatastate sugli orli dei propri campi. Questa era una pratica comune sulle Isole Canarie. Racconti dalle persone locali e vecchie immagini suggeriscono che tali piramidi sono realmente esistite in diverse ubicazioni sull'isola ma furono distrutte a causa della loro inutilità ed usate come materiale per la costruzione di edifici. A Guimar c'erano nove piramidi delle quali ne sono rimaste soltanto sei.

Nel 1991 il celebre ricercatore Thor Heyerdahl analizzò le piramidi e scoprì che non poteva trattarsi di un ammasso casuale di pietre. Per esempio, erano visibili i segni di lavorazione sui massi e il terreno, prima della posa, era stato livellato. Le pietre, inoltre, non erano comuni pietre come quelle sui campi dei dintorni, ma pietre di origine vulcanica.

Infine Heyerdahl dimostrò l'orientamento astronomico delle piramidi.

Nel giorno del solstizio d'estate si può vedere un doppio tramonto dalla piattaforma della piramide più alta - il sole scende dietro il picco di un'alta montagna, lo oltrepassa, appare di nuovo e scompare dietro la montagna successiva. Tutte le piramidi hanno una scalinata sul loro lato occidentale, sulle quali è possibile salire seguendo esattamente il sole nascente, la mattina del solstizio d'inverno.Comunque, Heyerdahl non fu in grado di scoprire l'età delle piramidi né di dire da chi vennero costruite. In realtà i Guanci (o Guanches, popolazione indigena delle Canarie) hanno abitato una caverna posto sotto una delle piramidi. Fino alla conquista spagnola nel tardo XV secolo Güímar era la residenza di uno dei dieci "menceys" (Re) di Tenerife. È da notare che secondo quanto riportato da Plinio il Vecchio, le Canarie erano disabitate all'epoca del navigatore Annone (ca. 600 a.C.) ma contenevano le rovine di grossi edifici.

Il mistero viene dal fatto che i Guanches, le antiche popolazioni delle Canarie, non erano affatto un popolo evoluto, anzi. Vivevano nelle caverne, si sostenevano con la pastorizia ed usavano indumenti fatti con pelle di capra. Quando iniziò la colonizzazione delle Canarie ad opera degli spagnoli, i Guanches erano l'unica popolazione europea ancora ferma all'età della pietra. Come avrebbero potuto costruire delle piramidi così sofisticate e così simili a quelle trovate in Egitto, Mesopotamia e Sudamerica?

Le origini dei Guanches non sono molto chiare. Il passaggio sulle Canarie dalla costa più vicina, nel Marocco meridionale, è difficile a causa delle correnti marine, mentre è più facile dall'Europa e dall'area del Mar Mediterraneo.Heyerdahl avanzò una teoria secondo la quale le Canarie erano state base per antichi commerci tra America e Mediterraneo. La rotta più rapida tra le due regioni in effetti passa dalle Canarie – venne usata anche da Cristoforo Colombo. Già nel 1970 Heyerdahl aveva mostrato che i traffici tra il Nord Africa e i Caraibi erano possibili usando metodi antichi - aveva navigato dal Marocco a Barbados con la barca in papiro Ra II.

giovedì 30 luglio 2009

Tocchiamoci tutti!




Leggete questo articolo perchè è davvero divertente!

Nani e Giganti

Oggi parlerò di due persone: la prima è l’onorevole Gaetano Pecorella e la seconda è don Peppino Diana.
Deputato di Forza Italia, Pecorella è stato, dal 1994 al 1998, presidente dell'Unione delle Camere Penali Italiane. Nel 2003 ricopre l'incarico di Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati e nello stesso anno difende presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere Nunzio De Falco, boss di camorra del cartello camorristico casalese condannato all'ergastolo come mandante dell'omicidio di Don Peppino Diana. Iscritto al gruppo parlamentare Forza Italia, dal 3 maggio 2006, è deputato. È anche avvocato difensore di Silvio Berlusconi. Nel 2008 è stato proposto dal Popolo della Libertà come giudice della Corte costituzionale.
La Corte Costituzionale è l'organo che deciderà, ad esempio la legittimità del Lodo Alfano. Tanto per dirne una.
Chi era Don Peppino Diana? Affido la risposta a Roberto Saviano che in Gomorra (libro che dovrebbe essere adottato come testo scolastico obbligatorio) ci racconta la sua storia.

“La mattina del 19 marzo del 1994 don Peppino era nella chiesa di San Nicola, a Casal di Principe. Era il suo onomastico. Non si era ancora vestito con gli abiti talari, stava nella sala riunioni vicino allo studio. Entrarono in chiesa, senza far rimbombare i passi nella navata, non vedendo un uomo vestito da prete, titubarono.Chi è Don Peppino? Sono io... Poi gli puntarono la pistola semiautomatica in faccia. Cinque colpi: due lo colpirono al volto, gli altri bucarono la testa, il collo e la mano. Don Peppino Diana aveva 36 anni. Io ne avevo 15 e la morte di quel prete mi sembrava riguardare il mondo degli adulti. Mi ferì ma come qualcosa che con me non aveva relazione. Oggi mi ritrovo ad essere quasi un suo coetaneo. Per la prima volta vedo don Peppino come un uomo che aveva deciso di rimanere fermo dinanzi a quel che vedeva, che voleva resistere e opporsi, perché non sarebbe stato in grado di fare un'altra scelta.

Dopo la sua morte si tentò in ogni modo di infangarlo. Accuse inverosimili, risibili, per non farne un martire, non diffondere i suoi scritti, non mostrarlo come vittima della camorra ma come un soldato dei clan. Appena muori in terra di camorra, l'innocenza è un'ipotesi lontana, l'ultima possibile. Sei colpevole sino a prova contraria. Persino quando ti ammazzano, basta un sospetto, una voce diffamatoria, che le agenzie di stampa non battono neanche la notizia dell'esecuzione. Così distruggere l'immagine di don Peppino Diana è stata una strategia fondamentale. Don Diana era un camorrista titolò il Corriere di Caserta. Pochi giorni dopo un altro titolo diffamatorio: Don Diana a letto con due donne. Il messaggio era chiaro: nessuno è veramente schierato contro il sistema. Chi lo fa ha sempre un interesse personale, una bega, una questione privata avvolta nello stesso lerciume. Don Peppino fu difeso da pochi cronisti coraggiosi, da Raffaele Sardo a Conchita Sannino, da Rosaria Capacchione, Gigi Di Fiore, Enzo Palmesano e pochi altri. Ricordarlo oggi significa quindi aver sconfitto una coltre di persone e gruppi che pretendevano di avere il monopolio sulle informazioni di camorra, in modo da poterle controllare. Ricordarlo è la dimostrazione che anche questa terra può essere raccontata in modo diverso da come è successo per lungo tempo. Come dice Renato Natale, ex sindaco di Casal di Principe e amico di don Peppe, "è sempre complicato accettare l'eroismo di chi ci sta vicino, perché questo sottolineerebbe la nostra ignavia".

Don Peppino fu ucciso nel momento in cui Francesco Schiavone Sandokan era latitante, mentre i grandi gruppi dei Casalesi erano in guerra e i grandi affari del cemento e dei rifiuti divenivano le nuove frontiere dei loro imperi. Don Peppino non voleva fare il prete che accompagna le bare dei ragazzi soldato massacrati dicendo "fatevi coraggio" alle madri in nero. A condannarlo fu ciò che aveva scritto e predicato. In chiesa, la domenica, tra le persone, in piazza, tra gli scout, durante i matrimoni. E soprattutto il documento scritto assieme ad altri sacerdoti: "Per amore del mio popolo non tacerò". Distribuì quel documento il giorno di Natale del 1991. Bisognava riformare le anime della terra in cui gli era toccato nascere, cercare di aprire una strada trasversale ai poteri, l'unica in grado di mettere in crisi l'autorità economica e criminale delle famiglie di camorra”


Ora che abbiamo grosso modo inquadrato gli attori principali leggetevi la seguente intervista pubblicata sul blog di Beppe Grillo:

Testo dell'intervista:

A. Didoni: Tutto inizia il 19 luglio, a Milano, quando partecipiamo alla commemorazione della morte di Salvatore Borsellino in una manifestazione dove si chiede verità sulla strage di via D'Amelio. Il giorno dopo, lunedì 20 luglio, partecipiamo nel pubblico assieme ad alcune persone di Milano contro le mafie a una trasmissione su Telelombardia, Iceberg, che tratta proprio di questo tema. In studio ci sono degli ospiti piuttosto importanti, abbiamo Nando Dalla Chiesa, abbiamo il figlio di Ciancimino (Vito n.d.r.) che attualmente sta parlando ai magistrati proprio in merito a questa trattativa, Nuzzi, l'autore di Vaticano spa e l'onorevole Gaetano Pecorella. Durante la trasmissione l'onorevole Pecorella fece questa dichiarazione: "se pensiamo a questa trattativa tra Stato e mafia si rischia di perdere fiducia nelle istituzioni". Io sono pienamente d'accordo che i cittadini debbano avere fiducia nelle istituzioni, credo anche che le istituzioni abbiano il dovere, però, di guadagnarsi questa fiducia. Ecco perché in diretta un ragazzo che era con me, Dario, fa una domanda all'onorevole Pecorella riguardo a Dell'Utri, co-fondatore del partito in cui Pecorella è, gli chiede se non prova imbarazzo del fatto che Dell'Utri sia stato condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa. L'onorevole Pecorella risponde che Dell'Utri è stato eletto regolarmente quindi il problema non si pone. Viene data velocemente la pubblicità dal conduttore Parenzo, e io colgo l'occasione dello stacco pubblicitario per fare un'altra domanda all'onorevole Pecorella, gli chiedo come mai nel 2003, visto che era sia presidente della Commissione giustizia alla Camera sia l'avvocato del presidente del Consiglio, quindi due incarichi importanti, come mai decide di assumere le difese anche di Nunzio De Falco, boss dei Casalesi condannato all'ergastolo come mandante dell'omicidio di Don Peppino Diana, il prete anticamorra di cui parla nel suo libro anche Saviano. Il conduttore mi chiede: "ma perché? Nunzio De Falco non ha diritto di essere difeso?" io rispondo: "certo, assolutamente!", ma non era la mia domanda, e tanto meno stavo mettendo in dubbio il fatto che un avvocato possa decidere chi difendere, è nel diritto di ogni avvocato. Però da cittadino mi sento anch'io di chiedere conto di questa scelta che riguarda il piano morale di difendere Nunzio De Falco. Lui si arrabbia, comincia a dirmi che io con quella faccia lì non so niente perché se avesse letto la sentenza lei avrebbe riscontrato che Don Peppino Diana teneva in casa le armi della mafia. Io non metto in dubbio che all'interno delle carte processuali ci sia stata questa accusa, però l'ho trovato un modo un po' infelice di ricordare un martire dell'antimafia. La stessa reazione l'ha avuta Nando Dalla Chiesa che ha interrotto l'onorevole Pecorella dicendogli: "difendi pure Dell'Utri ma non infangare i morti ammazzati dalla camorra". Finita la trasmissione, fuori dagli studi decido, proprio per passione civile, di chiedere all'onorevole Pecorella di chiarirmi meglio questo fatto. Dario che era con me aveva con sé una telecamerina digitale, quindi la accende, nel momento in cui esce l'onorevole Pecorella io lo saluto, gli dico: "buonasera onorevole, posso farle una domanda?" lui risponde: "no!" Allora io gli dico: "semplicemente un chiarimento in merito a quanto detto prima sulla morte di Peppino Diana". In quel momento una signora che si qualifica come moglie dell'onorevole mi si pone davanti e mi dice: "cosa volete da mio marito? Lui ha gia risposto!" perché faccio queste domande al marito: "le vada a fare a Saviano..." nel frattempo Dario stava continuando a riprendere l'onorevole Pecorella che non diceva nulla, a un certo punto la signora si pone anche davanti alla videocamera di Dario, gli dice le stesse cose: "...andate via!" ci dà dei cretini e dei poveracci. Lo stesso Pecorella ad un certo punto, preso dalla rabbia si avvicina a Dario, gli dà del cretino e gli tira uno schiaffo sulla telecamera chiudendogli lo sportello. In quel momento anche Nuzzi interviene dice: "no no basta" a noi, allontana l'onorevole Pecorella, sinceramente in quel momento lì abbiamo deciso di andarcene perché l'obiettivo nostro era quello di fare una domanda che ovviamente non riguardava la privacy dell'onorevole Pecorella, la quale non ci interessa minimamente, e avere una risposta in merito ad una dichiarazione che io trovavo da chiarire! Questo non è successo, ce ne siamo andati, io a casa mia, Dario a casa sua, Dario non considerando il video di rilevante importanza non lo ha nemmeno scaricato nel computer, tenendolo nella telecamerina, sta di fatto che giovedì mattina, alle 6:30, Dario riceve la visita di tre poliziotti con un mandato di perquisizione per sequestrare il corpo del reato che era questa cassettina. Che poi era la schedina della telecamera. Si ritrova querelato per violazione della privacy dall'onorevole Pecorella e viene portato in commissariato dove gli fanno vedere una foto mia chiedendogli chi sono, lui poi mi fa presente per telefono quello che è successo io rimango sbigottito. Ad un certo punto durante la mattinata ricevo anch'io una telefonata da parte dei Carabinieri di Vimodrone, comune in cui vivo, mi invitano a presentarmi per parlare col comandante, io nel pomeriggio mi reco presso la caserma dei Carabinieri e mi consegnano un verbale dove mi si attesta che sono indagato per concorso in violazione della privacy dell'onorevole Pecorella.Il mio amico è stato querelato perché aveva una telecamera in mano mentre io sono indagato per concorso in violazione della privacy essendo l'altra persona, quello che faceva le domande. Non credo assolutamente di aver fatto nulla di sbagliato, di aver infranto la legge, credo che oggi il giornalismo non sia quello che deve essere, non soddisfa i miei bisogni e quelli di tanti cittadini di sapere la verità, e di rivelare magari realtà scomode ma che comunque bisogna ricordare.

blog: la cassettina è stata sequestrata?

A.D.: Sì

blog: per cui non avete nemmeno potuto pubblicare quello che avete girato

A.D.: assolutamente! visto quello che era...

blog: perciò questa azione, secondo voi, a cosa è servita?

A.D.: bè, se devo dire la mia opinione è stato un chiaro atto di intimidazione da parte di un potente verso 2 signori nessuno che volevano fare una domanda e che probabilmente hanno toccato un nervo scoperto

blog: vuole lanciare un messaggio all'onorevole Pecorella?

A.D.: il messaggio che vorrei lanciare è semplicemente che non mi trovo nell'accusa che mi ha fatto, non mi sento colpevole, non credo di avere violato la sua privacy, non credo di essere colpevole di nulla. Quello che faccio lo faccio per passione civile, per informarmi e informare. La cassetta, visto la reazione che avete avuto, non aveva alcun valore, né di informazione né d'altro

blog: colpisce la velocità di azione

A.D.: colpisce molto la velocità perché da lunedì se non sbaglio lui ha fatto la querela martedì e già giovedì la Polizia si è presentata in casa di Dario, che voglio dire è anche un bravissimo ragazzo che poteva avere in casa la famiglia, per fortuna in quel momento era da solo, poteva trovarsi in una situazione imbarazzante senza aver fatto nulla di male. Trattato come un criminale.

blog: un'azione di questo tipo vi inibirà per il futuro oppure è come se non fosse successo nulla per cui alle prossime occasioni. Continuerete a fare domande?

A.D.: continuerò a fare domande perché, ripeto, è una cosa che mi viene da dentro, informarmi e informare credo sia un dovere e un diritto. Non invaderemo mai la privacy, cercheremo di non infrangere mai la legge, non è il nostro obiettivo perché senno sarebbe stupido quello che facciamo, quindi anche se non fa piacere ricevere una querela da un personaggio così importante la cosa non è...

blog: sotto inchiesta tra l'altro

A.D.: sotto inchiesta tra l'altro e infatti ho evitato di parlare di questo perché non era inerente al fatto, però diciamolo, è un'intimidazione che però non mi fermerà. Non ci fermerà.


Non c’è bisogno di essere eroi, basterebbe ritrovare il coraggio di aver paura, il coraggio di fare delle scelte, di denunciare. (don Peppe Diana)

mercoledì 29 luglio 2009

Ipse Dixit


"Io sono in collegamento continuo con Lassù, mi aiuta il circuito delle zie suore".
(Silvio Berlusconi, 23 aprile 1995).


"La maggioranza e il governo si impegneranno sempre in difesa della famiglia. Il matrimonio è una cosa sacra".
(Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio, all'Ambasciata d'Italia presso la Santa Sede, 25 ottobre 2003).


"Mi posso permettere? Tu devi fare sesso da sola... Devi toccarti con una certa frequenza".
(Silvio Berlusconi alla prostituta Patrizia D'Addario, 4 novembre 2008).

martedì 28 luglio 2009

Alice sul grande schermo

Avrei preferito che fosse contemplata una consulenza di American McGee, autore del gioco più bello mai visto su Alice nel paese delle meraviglie. Oscuro, crudele, pieno di scenari assurdi e fuori da ogni schema geometrico. Ma non si può avere tutto... certo che dovendo ripiegare su una seconda scelta... di Tim Burton mi posso anche accontentare!!
Ecco la notizia:

SAN DIEGO

In 125.000 hanno preso d'assalto il Comic-Con di San Diego, il festival del cinema e del fumetto in crescita esponenziale negli ultimi anni, tanto che nel 2012 si trasferirà a Las Vegas. E in 6500 hanno affollato la sala dove sono state presentate le prime immagini di alcuni dei film più attesi della prossima stagione: Alice nel paese delle meraviglie di Tim Burton, A Christmas Carol di Bob Zemeckis e Tron: legacy. Tutti girati con la tecnica digitale per la proiezione in 3-D.
A sorpresa sul palco è comparso anche Johnny Depp, il Cappellaio Matto del film di Burton accanto alla compagna del regista, Helena Bonham Carter.



"Ho finalmente deciso di fare un film realistico come quelli di Martin Scorsese" scherza ridendo Tim Burton "Con Alice volevo realizzare un film duro... Intendo dire più vicino alla realtà che alla fantasia".



Il suo Alice in wonderland (uscirà con questo titolo anche in Italia), la cui uscita in sala è prevista il 4 marzo 2010, è la prima "incarnazione" in 3D del celebre e filmatissimo romanzo di Lewis Carroll.

"Conosco ovviamente le svariate versioni cinematografiche o televisive di Alice. Mi ricordo persino un porno-musical che vidi negli anni 70. Ma in tutti mi sembra di vedere sempre la stessa ragazza, passiva, che passa da un episodio all'altro ignara, circondata da strani personaggi" dice il regista


"Mentre secondo me in Alice non c'è solo Alice. Voglio dire che il mio film è tratto da diversi libri Carroll, compreso "Attraverso lo specchio" e altri scritti. Ho fatto un pot-pourri ispirato a immagini simboliche suggerite dalla sua opera, immagini che hanno generato momenti narrativi classici e immortali per i bambini".


venerdì 17 luglio 2009

mercoledì 15 luglio 2009

L'Uomo che Cadrà sulla Terra

In questo periodo dell’anno l’orbita del nostro pianeta incrocia uno sciame di meteore molto particolare. Non sono semplici frammenti di roccia cosmica disabitata ma veri e propri pianetini vaganti che ospitano una razza aliena in divenire. Non sono alieni del tutto formati; potrebbero essere definiti dei prototipi in fase di costruzione poiché non hanno ancora passato la verifica finale dell’intelligenza superiore che poi li metterà in stasi criogenica e toglierà loro ogni briciolo di consapevolezza.
Per il momento loro sono solo: gli Uomini che Cadranno sulla Terra.
L’uomo che cadrà sulla Terra di solito entra in libreria accompagnato da uno o da entrambi i genitori. Ha appena sostenuto l’esame di maturità e vorrebbe iscriversi in una non ben definita facoltà universitaria. Qualcuno ha già scelto (prototipo quasi definito), qualcun altro ancora non è completo e non sa cosa vuole fare (gli mancano dei pezzi fondamentali come il rudimentale processore che hanno i suoi colleghi definiti o la RAM che consenta un minimo di capacità di memoria, anche se temporanea e volatile). La presenza del genitore nel secondo caso è fondamentale per la comunicazione.
Questa specie in divenire non entra fisicamente nel negozio perché è ancora sul pianetino ma si manifesta come immagine olografica. Un’immagine rudimentale di ciò che diverrà in seguito se riuscirà a passare il test di ingresso alla facoltà. Per il momento il loro corpo è solo un ammasso di cellule che vive in un’ampolla. Sono materia informe e molla, di colore presumibilmente grigiastro, con inserite pochissime istruzioni basilari di comportamento.
Anche il genitore è olografico e, essendo anch’esso poco più di un prototipo, spesso non è del tutto consapevole della sua missione. È pieno di errori nel DNA e dovendo svolgere solo questa prima missione il suo creatore alieno non si è impegnato più di tanto a completarlo. Spesso questi genitori olografici, una volta usciti dalla libreria vengono riassimilati al tutto e rimescolati per fare altri genitori olografici.
Veniamo ora al Primo Contatto. Entra la coppia olografica (mamma e figlio/a).

Io: Buongiorno! Prego!

Mamma olografica: Buongiorno. Volevamo i test per l’università (messaggio essenziale e sgrammaticato, ma comunque efficace)

Io: Per quale facoltà?

Mamma olografica: Economia (sono quasi commossa! Quanta sicurezza! Come è ardita la mamma olografica, col suo sguardo fiero e deciso a fare del figlio olografico un vero Uomo che Cadde sulla Terra!)

Io: Bene! Ci sono tre case editrici che si occupano di test di ingresso alla facoltà. Tutte tre hanno stampato un eserciziario e un manuale di teoria (prendo i tre eserciziari e i tre manuali e li metto sul bancone. La mia missione è praticamente terminata. Devono solo scegliere quale coppia prendere, pagare e andarsene)

Mamma olografica: ………………………………..

(Beh…diamo loro un po’ di tempo per decidere)

Mamma olografica: ………………………………….Scusi ma noi volevamo i test per economia

Io: ?! e io vi ho dato i test per economia

Mamma olografica: No perché qui c’è scritto che sono per Economia, Giurisprudenza e Scienze Politiche

Io: Mi dispiace ma non esistono test solo per economia. Sono sempre accorpati a scienze politiche e a giurisprudenza.

Mamma olografica: Ma a noi serve solo economia

Io: (a questo punto ci vorrebbe la spada laser dei cavalieri jedi che con un sol colpo dissolverebbe i fotoni che compongono i due ologrammi ..ma io la spada jedi non ce l’ho) solo per economia non esiste

Mamma olografica: E come facciamo?

Io: (vi sparate in bocca per esempio, oppure prendete un pugnale rituale e vi squarciate le viscere secondo il rito giapponese del seppuku, oppure ve ne andate affanculo fuori di qui oppure semplicemente vi comprate uno dei libri che vi ho fatto vedere) non lo so….noi abbiamo solo questi


Mamma olografica: E vabbè. ....

(dal tono di voce e dalla clessidra che si materializza sulle teste dei due ologrammi capisco che stanno per fare la domanda più stronza di tutte)

Mamma olografica: Ma che differenza c’è tra questi libri?

Io: (quale differenza vuoi che ci sia idiota che non sei altro? Ti faccio un esempio: se io prendo questi libri, li arrotolo a tubo e te li ficco su per il tuo culo olografico uno alla volta tu saprai distinguere la casa editrice in ordine di entrata? Immagino di no) Nessuna. Trattano tutti e tre la stessa cosa. Può cambiare il prezzo ma non il contenuto.

Mamma olografica: Ah ma perché dentro sono uguali?! (scandalizzatissima)

Io: (io vorrei tanto sapere se capitano tutti a me o se sono tutti così) non sono uguali signora ma sono stati concepiti in base ai test di ingresso degli anni passati quindi parlano tutti della stessa cosa

Mamma olografica: Ma perché uno è manuale e uno è eserciziario? Che differenza c’è?

Io:(perché ti fai queste domande filosofiche? Tu ti dovresti chiedere solo come mai sei ancora in vita, visto che secondo Darwin un esemplare come te non dovrebbe essere sopravvissuto alla selezione della specie) Beh…lo dice la parola stessa no? Un manuale spiega le varie materie mentre l’eserciziario sono solo domande su varie materie.

Mamma olografica: …………………………………ma per le risposte poi come fa?

Io: (semplice! Va all’oracolo di Delfi e fa un’offerta di sangue alla Divinità degli Stronzi Inutili) le risposte sono alla fine del libro

Mamma olografica: Vabbè. Speriamo che questi soldi servano a qualcosa….(paga)

Io: (non ci contare…se tuo figlio/a è come te il suo destino è segnato) speriamo!

martedì 14 luglio 2009

Piece Of My Heart di Janis Joplin testo e traduzione

Oh, come on, come on, come on, come on!
Didn't I make you feel like you were the only man -yeah!
Didn't I give you nearly everything that a woman possibly can ?
Honey, you know I did!
And each time I tell myself that I, well I think I've had enough,
But I'm gonna show you, baby, that a woman can be tough.
I want you to come on, come on, come on, come on and take it,
Take it!
Take another little piece of my heart now, baby!
Oh, oh, break it!
Break another little bit of my heart now, darling, yeah, yeah, yeah.
Oh, oh, have a!
Have another little piece of my heart now, baby,
You know you got it if it makes you feel good,
Oh, yes indeed.
You're out on the streets looking good,
And baby deep down in your heart I guess you know that it ain't right,
Never, never, never, never, never, never hear me when I cry at night,
Babe, I cry all the time!
And each time I tell myself that I, well I can't stand the pain,
But when you hold me in your arms, I'll sing it once again.
I'll say come on, come on, come on, come on and take it!
Take it!
Take another little piece of my heart now, baby.
Oh, oh, break it!
Break another little bit of my heart now, darling, yeah,
Oh, oh, have a!
Have another little piece of my heart now, baby,
You know you got it, child, if it makes you feel good.
I need you to come on, come on, come on, come on and take it,
Take it!
Take another little piece of my heart now, baby!
Oh, oh, break it!
Break another little bit of my heart, now darling, yeah, c'mon now.
Oh, oh, have a
Have another little piece of my heart now, baby.
You know you got it -whoahhhhh!!
Take it!
Take it! Take another little piece of my heart now, baby,
Oh, oh, break it!
Break another little bit of my heart, now darling, yeah, yeah, yeah,
Oh, oh, have a
Have another little piece of my heart now, baby, hey,
You know you got it, child, if it makes you feel good.


Pezzo Del Mio Cuore

Oh, muoviti, muoviti, muoviti, muoviti!
Non ti ho fatto sentire come se fossi l’unico uomo – si l'ho fatto!
Non ti ho dato ogni cosa che una donna ti potesse dare?
Dolcezza, lo sai, l’ho fatto!
E ogni volta che dico a me stessa, bhe ora ne ho avuto abbastanza,
Ti dimostro, bambino, che una donna può essere dura.
Voglio che ti muovi, muoviti, muoviti, muoviti, muoviti e prendi,prendi!
Prendi un altro piccolo pezzo del mio cuore, bambino!
Oh, oh, rompi!
Rompi un altro po il mio cuore, tesoro, si, si, si.
Oh, oh, abbi!
Abbi un altro piccolo pezzo del mio cuore, bambino,
Lo sai, puoi averlo se ti fa sentire meglio,
Oh, si certamente.
Sei lì sulla strada sei spledido,
E bambino nel profondo del tuo cuore sai che questo non è giusto,
Mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai mi hai sentito quando di notte ho pianto,
Bambino, ho pianto tutte le notti!
E ogni volta mi dicevo che, bhe non posso sopportare questa sofferenza
Ma quando tu mi tieni fra le tue braccia, voglio cantare ancora.
Voglio dire muoviti, muoviti, muoviti, muoviti e prendi!
Prendi un altro piccolo pezzo del mio cuore, bambino
Oh, oh, rompi!
Rompi un altro po del mio cuore tesoro, yeah!
Oh, oh abbi!
Abbi un altro piccolo pezzo del mio cuore, bambino.
Lo sai tu puoi, bambino, se ti fa sentire meglio.
Ho bisogno di te, vieni, vieni, vieni, vieni e prendi,
Prendi!
Prendi un altro piccolo pezzo del mio cuore, bambino!
Oh, oh, rompi!
Rompi un altro poco il mio cuore, tesoro, yeah, vieni.
Oh, oh abbi!
Abbi un altro piccolo pezzo del mio cuore, bambino
Lo sai puoi averlo- whoahhhhhhh! Prendilo!
Prendilo! Prendi un altro piccolo pezzo del mio cuore, bambino,
Oh, oh rompi!
Rompi un altro piccolo pezzo del mio cuore, tesoro, si, si, si, si
Oh, oh abbi
Abbi un altro piccolo pezzo del mio cuore, bambino, hey,
Lo sai che puoi, bambino, se ti fa sentire meglio


lunedì 13 luglio 2009

Il primo apostolo di James Becker

Ci sono circa 75.000 manoscritti nella Biblioteca Vaticana e circa 150.000 testi conservati negli Archivi segreti. Non essendoci mai stata devo fidarmi di ciò che scrive James Becker, autore del libro Il primo apostolo edito da Nord.
Un romanzo stimolante direi, soprattutto per chi come me ama gli enigmi archeologici. Quello che ho apprezzato in questa, come in altre letture simili, è la verosimiglianza delle teorie che elabora ma soprattutto la parte di verità inserita nel racconto. Come con il Codice Da Vinci dunque non dobbiamo berci tutto il minestrone prendendolo per oro colato ma non dobbiamo neanche pensare che l’opera sia solo il parto della fantasia dello scrittore. Il piacere massimo nella lettura lo trovo quando la storia mi spinge ad indagare ancora. Questo perché la ricerca della verità è quasi più appagante della verità stessa.
La quarta di copertina ci dice questo:

"Galilea, 67 d.C. Un predicatore ebreo viene arrestato e portato al cospetto del generale Vespasiano, che gli annuncia la decisione dell’imperatore Nerone: verrà portato a Roma e lì giustiziato. Ma, prima, dovrà firmare una confessione sconvolgente…Italia, oggi. Quando la moglie viene ritrovata cadavere nella loro villa vicino a Roma, Mark Hampton chiede aiuto al suo migliore amico, l’ispettore Chris Bronson. E, sebbene la polizia italiana abbia attribuito la morte a un’accidentale caduta dalle scale, Chris intuisce che qualcuno si è introdotto in casa e ha ucciso la donna. Tuttavia l’aspetto più inquietante è che l’omicidio sia collegato con un’enigmatica iscrizione latina, rinvenuta su una lastra di pietra sopra il caminetto durante i lavori di ristrutturazione: Hic vanidici latitant, «Qui giacciono i bugiardi». Determinato a scoprire la verità, l’uomo si rivolge alla sua ex moglie, Angela, una restauratrice del British Museum e, ricostruendo una catena d’indizi lasciati nel corso dei secoli, i due seguono le tracce di un misterioso documento sigillato in un vaso d’epoca romana. Braccati da una coppia di sicari e senza potersi fidare di nessuno, Chris e Angela si ritrovano con un’unica possibilità di salvezza: portare alla luce un segreto che risale all’epoca di Nerone, quando gli apostoli Pietro e Paolo avevano affrontato il martirio in nome di Cristo…"

Al di là del concitatissimo svolgimento della storia, vengono riportate dall’autore alcune notizie storiche molto interessanti.
La storia di Saul di Tarso, altrimenti conosciuto come san Paolo ad esempio.
Nacque intorno al 9 d.C. a Tarso in Cilicia. Figlio di un ricco mercante ebreo appartenente alla setta dei Farisei, la più antica dunque.
Parlava greco ed aramaico ed era cittadino romano, un privilegio non da poco nell’età imperiale.fu un persecutore di ebrei eretici e del cristianesimo e fu un agente assoldato direttamente da Roma per perseguire coloro che venivano considerati ribelli. La tradizione ci riporta che mentre viaggiava a cavallo sulla via di Damasco fu folgorato da una luce accecante proveniente dal cielo e si convertì. Rimase cieco per qualche tempo e poi tornò a vedere e cominciò a predicare una versione tutta sua della dottrina cristiana. Il mio ateismo non mi ha mai impedito di apprezzare la lungimiranza e la razionalità degli insegnamenti del cristianesimo e proprio in virtù del mio distacco penso di avere la mente sgombra da pregiudizi sulla filosofia dei pensatori cristiani, specie quelli dei primi tre secoli dopo Cristo. Ho letto qualche scritto di san Paolo per l’esame di storia del cristianesimo e devo dire che con gli insegnamenti tramandati nei 4 vangeli canonici non ha nulla a che vedere.
Non sono la sola a pensarla così dato che molti ritengono che le idee di Saul furono così diverse da quelle di Gesù che il suo è definito cristianesimo paolino.

Addirittura Thomas Jefferson scrisse che Paolo fu il primo corruttore degli insegnamenti di Gesù e cercò di far togliere i suoi scritti dalla Bibbia.

Diversa è la faccenda per quanto riguarda san Pietro, il primo papa.

Non esistono testimonianze storiche indipendenti dal vangelo che avvalorino la sua esistenza. Le due epistole a lui attribuite furono scritte da due mani diverse e scritte in una raffinatissima sintassi greca, cosa alquanto insolita per un pescatore ebreo di lingua aramaica povero e ignorante.

Anche l’ubicazione e l’autenticità della sua sepoltura sono fonte di dubbi. Si ritiene sia morto nel 64 d.C. a Roma. Il Vaticano sostiene che sia sepolto nelle catacombe che si trovano nei sotterranei del della Basilica che porta il suo nome. Il problema è che le sue ossa furono trovate per ben due volte: la prima volta fu nel 1950 quando papa Pio XII fece l’annuncio. Dopo l’analisi di un antropologo nel 1956 però si scoprì tali resti erano composti di 5 tibie, tra cui quella di una donna, nonché ossa di capra, maiale, pecora e gallina.
Primo buco nell’acqua.la seconda serie fu scoperta nel 1968 e l’annuncio fu dato questa volta da papa Paolo VI. Anche in questo caso però si trattò di ossa animali domestici, più un topo e un frammento di teschio umano. Senza contare che questo secondo ritrovamento fu fatto nella Basilica di San Giovanni in Laterano che fu eretta solo nel IX secolo d.C.
Insomma non solo non ci sono prove storiche che attestino l’esistenza di Pietro, ad esempio a Roma dove presumibilmente predicò al punto da essere considerato il primo papa della storia della Chiesa, ma non c’è traccia alcuna della sua sepoltura, cosa abbastanza strana se si pensa che doveva essere la guida della comunità cristiana di Roma (la più importante).
Il dato storico e documentato che però mi ha lasciata davvero di stucco è stata la frase di un papa cinquecentesco.
Papa Leone X (Papa dal 1513-1521 d.C. morì improvvisamente senza motivi apparenti) affermò: "Historia docuit quantum nos iuvasse illa de Christo fabula",“Si sa da tempi remoti quanto ci sia stata utile la favola di Gesù Cristo” (Lettera di Papa Leone X° al Cardinale Bembo). (tratto da Cascioli, La favola di Cristo)
Peggio di Leone X si comportò Paolo III (Papa dal 1534-1549 d.C.), come riferisce l'ambasciatore spagnolo Mendoza in termini inequivocabili: "Spingeva la sua irriverenza fino al punto di affermare che Cristo non era altro che il sole, adorato dalla setta Mitraica, e Giove Ammone rappresentato nel paganesimo sotto la forma di montone e di agnello. Egli spiegava le allegorie della sua reincarnazione e della sua resurrezione mettendo in parallelo Cristo e Mitra. Egli diceva ancora che l'adorazione dei magi non era altro che la cerimonia nella quale i preti di Zaratustra offrivano al loro dio oro, incenso e mirra, le tre cose attribuite all'astro della luce. Egli sosteneva che la costellazione della Vergine, o meglio ancora d'Iside, che corrisponde al solstizio in cui avvenne la nascita di Mitra, erano state prese come allegorie per determinare la nascita di Cristo per cui Mitra e Gesù erano lo stesso dio. Egli osava dire che non c'era nessun documento valido per dimostrare l'esistenza di Cristo, e che, per lui, la sua convinzione era che non era mai esistito".
Chissà cosa ci rivelerebbero riguardo tutto ciò che si è detto finora alcuni di quei 150.000 testi sigillati nell’Archivio segreto del Vaticano.
Le rappresentazioni della conversione di san Paolo e della crocifissione di san Pietro sono di Caravaggio

venerdì 10 luglio 2009

Momenti preziosi


La vita in libreria è fatta anche di piccole soddisfazioni.


Per esempio quando, alle 8.30 del mattino, quando non hai ancora fatto a tempo ad accendere le luci del negozio, ti chiedono:

Ce l’hai le penne?

Si, ma ho solo le Bic. Come la vuoi blu o nera?

Blu.

(prendi la Bic blu e gliela metti sul bancone) Basta così?

Ma questa è una Bic. Non ce ne hai un’altra?

?! (Perché io? Perché a me?) guarda che qui all’angolo c’è la cartoleria.

All’angolo dove?

???!!!!
(il segreto per fargli capire cos’è l’Angolo io l’ho imparato ormai. Devi formare un angolo con le mani facendole convergere solo con la punta delle dita. L’idiota guarda le mani, alza nuovamente lo sguardo su di te e dice)

AH! L’angolo!
(come se tu prima gli avessi detto la supercazzole con scappellamento a destra)



____________

Un altro momento prezioso è il seguente:

Ciao! Devo fare delle fotocopie

Mi dispiace ma noi non le facciamo

E io dove vado adesso?

(non mi provocare in questo modo e a quest'ora sennò te lo dico io dove devi andare coglione!)

Guarda che all’angolo c’è la cartoleria che è anche copisteria

All’angolo dove?

(vedi sopra)

Ah! Grazie

(voi direte: beh! È andata stavolta! No! Perché dopo circa 20 secondi il nostro/a persecutore torna da noi e dice)

Ma è chiusa!

(e tu vorresti dire: E ‘sti cazzi che è chiusa! Cercatene un’altra) prova più avanti di là. Ce n’è un’altra.

Ma è aperta quella?

???!!!!!
(Che cazzo ne so se è aperta! Se io sto qua non posso stare là a vedere se hanno aperto pure loro e ti dirò di più. Non me ne frega un cazzo se hanno già aperto o se stanno ancora al bar a bere un caffè prima di cominciare un’altra giornata di merda dove di stronzi come te ne vedranno fin troppi!)

__________


Poi ci sono i Creativi che storpiano i il nome dell’autore del libro che devono studiare per l’esame.
E allora ti chiedono:

Morbidoni (vero nome: Morbidelli) AH! Vuoi le Fruit Joy!


Chevrolet (vero nome: Chevallier) ?! Ce l’ho solo km zero


Confortoni (vero nome: Conforti) Forse è l’extended version con le director’s cut


Infelice (vero nome: Infèlise) L’infelice sei tu che non sai neanche leggere


Apicella (vero nome: Acocella) Mi dispiace ma è in tournee a villa Certosa


Bergman (vero nome: Berghan) E’ morto da tempo ma ti consiglio di vedere Il settimo sigillo


Blanchard (vero nome: Blangiardo) Chi è suo cugino francese? (esiste anche un Blanchard ma

non si occupa di demografia bensì di macroeconomia)


Bussoni (vero nome: Bussini) chi è? Suo fratello, quello grasso?


Nar (vero nome: Nasr) No quelli erano terroristi di estrema destra


Nas (vero nome: Nasr) No quello è il nucleo antisofisticazioni


Stagliz/Stegliz/Stogliz (vero nome: Stiglitz) cazziatone: è il premio Nobel per l’economia e tu che studi economia non puoi non saperlo. Idiota!


Yans/Yuns (vero nome: Yunus) cazziatone: è il teorico del microcredito ai paesi del terzo mondo e tu che studi economia non puoi non saperlo. Idiota!



...... ah....... che momenti preziosi

giovedì 9 luglio 2009

L'omicidio di Federico Aldovrandi vale 3 anni e 6 mesi


Dal blog di Beppe Grillo:


Registrazione del colloquio telefonico tra poliziotti e Centrale operativa: "... l’abbiamo bastonato di brutto. Adesso è svenuto, non so... È mezzo morto".


I risultati della perizia medico legale hanno evidenziato ecchimosi ed ematomi sparsi su tutto il corpo, fra cui una lesione alla testa in sede occipitale, testicoli schiacciati, una profonda ferita su una natica e graffi sul viso. Secondo la tesi di un cardiopatologo dell'Università di Padova, il professor Thiene, il cuore avrebbe subito un arresto dopo aver ricevuto un colpo violento. La violenza delle botte è stata tale che due manganelli si sono addirittura rotti.


Una collutazione imprudente che è degenerata con manganellate in testa oltre che su braccia, gambe e schiena, il trascinamento sull'asfalto e lo schiacciamento del corpo da parte di uno dei militari che ha portato il giovane alla morte anche per ipossia.


Federico Aldrovandi è stato ammanettato e messo a pancia in giù prima di morire. Federico è stato ferocemente ucciso senza che fossero state ascoltate le sue richieste di aiuto, come hanno riferito due testimoni che si trovavano nella zona dell'ippodromo di Ferrara, teatro della vicenda.


Si chiude così il primo atto di una tragedia. Di quella che da normale controllo si è trasformata in una mattanza ai danni di un ragazzo appena 18enne, disarmato, incensurato e anche ammanettato.


Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri sono agenti di Polizia.

Sono persone libere di muoversi e di fare ciò che vogliono.

Non sono stati espulsi dalla Polizia.

Hanno ucciso un ragazzo di nome Federico Aldrovandi a manganellate.

Sono stati condannati ieri dal tribunale di Ferrara per eccesso colposo in omicidio colposo a 3 anni e 6 mesi.

L'omicidio di un ragazzo, se sei in divisa, vale 3 anni e 6 mesi e non vieni neppure radiato. Equivale alla licenza di uccidere.

Se quattro ragazzi avessero ucciso un poliziotto a bastonate che pena avebbero avuto? E avrebbero mantenuto il loro impiego?

Chiedo a Manganelli, capo della Polizia, alla luce della sentenza di ieri, di radiare i poliziotti condannati.

La loro presenza nella Polizia disonora tutti i poliziotti onesti.

Visto dagli altri

Express - Francia

Times - Inghilterra


Sun - Inghilterra


Stern - Germania



Non so di chi è ma è troopo forte!


Espresso - Portogallo

mercoledì 8 luglio 2009

L'uomo che cadde sulla Terra - parte terza

Oggi parleremo di un’altra variante di quel cliente che è ormai tristemente famoso col nome di ‘Uomo che cadde sulla Terra’: il Disperato.

Breve introduzione: per chi non avesse avuto il piacere di leggere i post precedenti l’Uomo che cadde sulla Terra è un essere che ha viaggiato per gli spazi siderali a bordo di un meteorite opportunamente mantenuto in stasi criogenica. Quindi non è consapevole della sua condizione. Probabilmente è stato creato in laboratorio su un pianeta extrasolare e immediatamente congelato. Non ha consapevolezza di sé, non sa chi è e non sa quale è il suo compito. Nel suo DNA manipolato però sono state inserite delle istruzioni elementari che il nostro Uomo percepirà come forme istintive di comportamento, vissute in forma inconscia.
Veniamo ora al nostro Disperato.

Il Disperato cade sulla Terra a bordo della sua meteora proprio di fronte la mia libreria. Esce dalla buca provocata dall’impatto col marciapiede e, ancora fumante entra in libreria.
Le istruzioni inserite nel suo DNA gli rivelano improvvisamente che è stato iscritto all’università da qualcuno (che lo odia evidentemente), che deve dare un esame …e che si deve anche sbrigare a darlo! Un moto di panico allo stato puro lo pervade ma l’overdose di adrenalina che gli invade il corpo non gli dà lucidità, quanto piuttosto una sorta di torpore mentale dal quale non riesce a destarsi.

Io: Ciao! Dimmi!

Disperato: Ciao ….. io ……

Io: ?!..... DIMMI!

Disperato:Eh! (ridacchia sudando) è che non mi ricordo bene il libro
(forse non ti ricordi il libro perché non lo hai ancora studiato, coglione!) il titolo del libro?

Disperato:Eh si! (ridacchia sudando)

Io: Dimmi il nome dell’esame allora

Disperato: ……………
(ElettroEncefalogramma piatto, sudore sempre più copioso. Gli è apparso il cursore a clessidra accanto alla testa)

Io: Non te lo ricordi?

Disperato: No (ridacchia sudando)

Io: Dimmi il nome del professore allora

Disperato: …………….

(Lo stiamo perdendo! PRESTO! 50 CC DI EPINEFRINA DIRETTAMENTE NEL CUORE!! CARICA A 300!! LIBERA!! ZOT! ...niente. A questo punto prende il cellulare di ultima generazione, estrae la pennetta di ultima generazione e comincia a picchiettare il display. Tic tic tic tic…. col ditino focomelico ….Tic tic tic. Scrolla il capo. Alla fine smette di ticchettare e chiama l’amico esperto al telefono. L’amico esperto lavora in una specie di help desk dedicato solo a lui, il sudone alieno appena caduto dal meteorite. Finalmente esce fuori il nome dell’esame!)

Disperato: Economia aziendale!

Io: Bene! Quale canale?

(gli occhi si sgranano, il sudore aumenta, la bocca si apre e lascia uscire la mosca imprigionata che ormai viveva rassegnata nella sua bocca – un po’ come la cornacchia di Ippotommaso- la mosca lancia il suo YU-HU! E vola via felice. Un’altra buona azione al mio attivo!)

Disperato: …ca-canale?

Io: Per Economia aziendale ci sono due canali

Disperato:…………..non lo so

Io: Te lo dico io. I canali sono due.
(i canali altro non sono che una suddivisione per lettera dell’alfabeto. Chi ha il cognome che comincia dalla A alla L fa parte del primo canale e studia con un prof., dalla M alla Z è del secondo canale con un altro prof. Ma questa è una cosa che non dovrebbe sorprendere uno studente)

Io: Che lettera sei?

Disperato: Eh?
(la voglia di porre fine alle sue sofferenze è fortissima. Stringo i pugni, le nocche delle mani si imbiancano e le unghie mi si conficcano nei palmi facendoli sanguinare)

Io: Il tuo cognome! Con che lettera comincia?!

Disperato: Eh?
(stai per morire di morte violenta e non te ne rendi conto brutto stronzo! hai i secondi contati!)

Disperato: ah! S! (cazzo! Sei un genio! Lo vedi che avevo ragione sei uno Stronzo!)

Io: Allora fai parte del secondo canale e i libri sono questi. Ne devi scegliere uno fra questi tre.

Disperato: Ma che me li devo fare tutti?

(Ti ho appena detto che ne devi scegliere uno solo idiota di un bastardo che non sei altro!)

Io: No. Ne devi scegliere uno solo.

Disperato: Uno solo?

(lo guardo e non dico una parola. Ho voglia di pugnalarmi con le forbici a punta tonda che ho nel cassetto. Faccio solo un cenno di assenso con la testa. Sono esausta e sono solo 11.00 di mattina. Come faccio a sopravvivere fino alle 16.30?)

Disperato: Però un mio amico mi ha detto di prendere (snocciola autore e titolo)

Io: Questo libro si porta al primo canale.

Disperato: E allora?

(e allora devi morire sbranato da un Alien! Non meriti di vivere!)

Io: E allora tu devi scegliere un libro tra questi

Disperato:…………………. (ecco la clessidra sulla testa)

(intanto che ‘sto stronzo fa il defrag io ho finito la resa, ho risposto al telefono, ho venduto libri a gente che sa cosa vuole dalla vita e ho caricato la merce che è arrivata col fattorino…mi manca solo di andare al cesso ma se non se ne va il Disperato non posso chiudere momentaneamente la libreria per potermi sedere comodamente sulla tazza!)

Disperato: Vabbè ci penso un attimo e poi torno

(Miiiii che giornata di merda!!!!!!!!!)

martedì 7 luglio 2009

Musica nella preistoria

Nature
Gran Bretagna

25 giugno 2009

La musica è un segno di modernità. Trovare un antico strumento musicale permette di attribuire alla popolazione che l’ha creato un comportamento complesso e forme di comunicazione avanzate. È per questo che il ritrovamento di quattro flauti in una cava vicino Ulm, in Germania, ha suscitato molto interesse.Si tratta di un flauto quasi completo, ricavato da un osso di avvoltoio, con cinque fori e l’imboccatura intagliata, e dei frammenti di tre flauti in avorio, ricavati da zanne di mammut. Risalgono a 35mila anni fa e appartenevano ai primi colonizzatori dell’Europa. Dopo aver risalito il corso del Danubio, questo popolo si era stabilito nel sud dell’attuale Germania. Secondo gli autori dello studio pubblicato su Nature, era un popolo con una grande tradizione musicale. I flauti sono stati trovati in un “bidone dell’immondizia” preistorico: un cumulo di rifiuti che conteneva anche ossa di cavallo, renna, orso delle caverne e mammut, oltre a ossa bruciate e scarti di avorio.Questo particolare fa supporre che la musica fosse un elemento comune della vita di quel periodo e fosse suonata in circostanze diverse. Il suono del flauto in osso, o meglio della sua ricostruzione moderna, somiglia vagamente a quello di un flauto andino.

lunedì 6 luglio 2009

L'uomo che cadde sulla Terra - parte seconda


L’uomo che cadde sulla Terra raccoglie in realtà una tipologia di clienti piuttosto variegata per quanto riguarda la libreria universitaria.
Immaginiamo un essere in stasi criogenica dalla nascita che ha viaggiato attraverso l’universo su un meteorite e, ad un certo punto impatta nell’atmosfera terrestre cadendo rovinosamente davanti alla libreria in cui lavoro. La meteora ha creato una buca sul marciapiede e dai frammenti fumanti di roccia aliena ecco che sbuca uno studente un po’ annerito dal calore e ancora sfumacchiante. Lui non sa bene perché è arrivato qui ma qualcosa gli dice che deve entrare nel negozio. Probabilmente l’informazione è stata inserita nel suo DNA alieno e la spinta inconsapevole ad entrare è forte quanto l’istinto a respirare.
Entra con le breccole di criptonite ancora attaccate al naso…e parla.


Ciao! Volevo i libri per l’esame di Storia dell’America latina.


?! …. Di che facoltà sei?


Scienze politiche


Mi dispiace ma questo esame a Scienze politiche non esiste


Ah! Non esiste?


...(non basta dirlo una volta. Ci vuole una conferma verbale) Eh no


Ma io ce l’avevo nel…..nel…….


(vorrei rispondergli che ce l’aveva nel culo, ma non posso) ce l’avevi nel Piano degli studi?


Si


Sei sicuro?


No


?! (io vorrei tanto sapere che cosa cazzo vuoi da me)


Perché c’è scritto che è un esame di scienze storiche


Lo sai che Scienze storiche è a Lettere e filosofia?


Si, infatti c’è scritto che bisogna darlo a Lettere l’esame


E allora magari se vai alla libreria di Lettere lo trovi, non credi?


Dici?


(vojo morì!)

venerdì 3 luglio 2009

giovedì 2 luglio 2009

Benjamin Franklin e l'Hellfire Club

Il Segreto della Genesi, libro recensito nel post precedente, inizia a Londra.
Un uomo di affari che ha fatto baldoria con gli amici sta tornando a casa a piedi nella notte, poiché è troppo alticcio per guidare. La strada è deserta ma improvvisamente il silenzio viene rotto da urla laceranti che provengono da un luogo piuttosto famoso della capitale inglese: la casa (ora museo) dove visse lo scienziato Benjamin Franklin, padre fondatore degli USA e faccia nota sulle banconota da 100 dollari.
Attirato dalle urla e reso coraggioso dall’alcol, il nostro eroe entra nella casa e trova un uomo letteralmente maciullato dalla mano di qualcuno che si è divertito a torturarlo.
La scelta del luogo del delitto si rivelerà tutt’altro che casuale da parte del sadico torturatore.
Ma vediamo cosa si dice in rete di questa casa.
In un blog viene riportata una notizia singolare della quale però non trovo conferma altrove se non al link che segue.
Sembra che il “Sunday Times dieci anni fa, pubblicò un articolo che raccontava del ritrovamento di 10 scheletri, 6 dei quali appartenenti a bambini, sotto la casa che un tempo fu abitata da Benjamin Franklin, uno dei più eccelsi padri fondatori degli Stati Uniti, scienziato, filosofo, massone ed appassionato esoterista.Le analisi avrebbero dimostrato che quei poveri resti risalivano a circa 2 secoli prima, ossia proprio all’epoca in cui Franklin ha abitato in quella casa.”
Ben accertata è invece l’appartenenza dello scienziato alla massoneria e il fascino provava per le scienze esoteriche. Oggi è accertata la vicinanza di Franklin ad un circolo elitario che annoverò tra i suoi membri diversi protagonisti della vita politica dell'Inghilterra del XVIII secolo: l' Hellfire Club.

Fondato da Sir Francis Dashwood , amico intimo di Franklin, l' Hellfire Club fu un circolo esclusivo in cui si praticavano riti di stampo satanista, conditi da orge e sacrifici.

Ci dice che il motto dell’Hellfire club era: Fais ce que tu voudras ossia ‘Fa ciò che vuoi’ filosofia che erediterà il satanista Aleister Crowley.

Qui troverete approfondimenti su sir Dashwood e l’Hellfire club

La dimora di Dashwood e l'entrata alle sale adibite al club.